Dall’analisi del territorio emerge un sistema complesso in cui le ingenti risorse locali risultano assai poco valorizzate se si considera il loro reale valore intrinseco ed inoltre presentano un basso livello di integrazione.
A tal scopo, i temi unificanti inglobano le matrici produttive più rappresentative dell’areale, quelle che creano le basi per la creazione di nuove attività e nuova occupazione, e di organizzarle con l’intento di realizzare un’area delle eccellenze abile nel competere su scala provinciale, regionale, nazionale.
Pertanto il GAL “Le Città di Castel del Monte“ ha inserito nel Piano di Sviluppo Locale tre obiettivi specifici tra loro integrati su cui articolare la strategia di sviluppo locale. Come già ricordato in precedenza, questi obiettivi ricadono all’interno di un obiettivo generale il cui intento è quello di “Perseguire il consolidamento dell’economia rurale interpretando il territorio, le produzioni tipiche, l’ambiente, il paesaggio, nella loro varietà, come risorsa primaria dello sviluppo rurale e come attrattività di nuove imprese e professioni, mettendo in rete le eccellenze piuttosto che migliorare le singole peculiarità”. Tale obiettivo generico rappresenta il ponte di collegamento tra i temi catalizzatori e gli obiettivi specifici del PSL.
A seguito di questa premessa chiarificatrice, si dipartono i tre obiettivi specifici tutti riconducibili al tema catalizzatore principale mentre solamente uno di questi risulta attinente alla dimensione del tema complementare.
Gli obiettivi specifici riferibili al tema catalizzatore principale che ricordiamo essere “valorizzazione delle risorse produttive e locali e realizzazione dei relativi circuiti” sono riportati di seguito:
1) Promozione della diversificazione delle aziende agricole, di nuove filiere agroalimentari e di circuiti locali ed internazionali a valore aggiunto che ne riducano la dipendenza economica;
2) Sostegno ad attività economiche non agricole innovative in grado di aumentare il presidio antropico dello spazio rurale, sostenere azioni di ripopolamento rurale, diffondere innovazione
e internazionalizzazione di imprese agricole nonché reti funzionali di servizi, agli operatori economici, alle popolazioni e al turismo, favorire la complementarietà tra produzione e
paesaggio e l’uso sostenibile dello spazio rurale;
3) Favorire l’equilibrio territoriale e potenziare l’attrattività della campagna periurbana e dei borghi rurali come connettori tra aree urbane e campagna profonda.
PROMOZIONE DELLA DIVERSIFICAZIONE DELLE AZIENDE AGRICOLE, DI NUOVE FILIERE AGROALIMENTARI E DI CIRCUITI LOCALI ED INTERNAZIONALI A VALORE AGGIUNTO CHE NE RIDUCANO LA DIPENDENZA ECONOMICA
Questo obiettivo mette in risalto la possibilità di concretizzare il concetto di multifunzionalità agricola almeno per quanto concerne la messa in atto di interventi tesi alla realizzazione di strutture per ospitalità agrituristica, masserie didattiche, masserie sociali oltre che prevedere l’installazione di impianti ad energia rinnovabile (impianti eolici, fotovoltaici, biomasse). L’altro filone riguardante questo obiettivo riguarda la messa in atto di procedure tese alla valorizzazione delle eccellenze agroalimentari attraverso l’attivazione di circuiti e/o l’esposizione e quindi la promozione delle stesse nelle sedi opportune anche a livello internazionale.
SOSTEGNO AD ATTIVITÀ ECONOMICHE NON AGRICOLE INNOVATIVE IN GRADO DI AUMENTARE IL PRESIDIO ANTROPICO DELLO SPAZIO RURALE, SOSTENERE AZIONI DI RIPOPOLAMENTO RURALE, DIFFONDERE INNOVAZIONE E INTERNAZIONALIZZAZIONE DI IMPRESE AGRICOLE NONCHÉ RETI FUNZIONALI DI SERVIZI, AGLI OPERATORI ECONOMICI, ALLE POPOLAZIONI E AL TURISMO, FAVORIRE LA COMPLEMENTARIETÀ TRA PRODUZIONE E PAESAGGIO E L’USO SOSTENIBILE DELLO SPAZIO RURALE
Come si può notare questo obiettivo appare quanto mai compartimentato in quanto vi è profonda trasversalità fra i settori di intervento coinvolti (economia, agricoltura, turismo, paesaggio, sociale).
Pertanto si provvederà all’incentivazione delle attività economiche non agricole stanziate in contesti rurali proprio per dare maggiore risalto al mondo rurale spesse volte messo in secondo piano davanti agli interessi dei centri urbani. Tali imprese inoltre dovranno mantenere un elevato livello di innovazione ed internazionalizzazione con il fine di mantenere inalterato il presidio antropico dei giovani sempre più frequentemente affascinati da altre realtà territoriali più all’avanguardia. Un altro aspetto fondamentale è la creazione di servizi alla popolazione ed al turismo mediante l’ammodernamento di strutture preesistenti con il fine ultimo di realizzare accoglienza intesa sia come strumento di abbattimento della emarginazione sociale, sia come ricettività turistica in contesti non convenzionali. Altro elemento attraversato dall’obiettivo succitato è il raggiungimento dell’equilibrio tra produzione e paesaggio. Questo sotto-obiettivo sottolinea l’attenzione del GAL verso le tematiche ambientali.
FAVORIRE L’EQUILIBRIO TERRITORIALE E POTENZIARE L’ATTRATTIVITÀ DELLA CAMPAGNA PERIURBANA E DEI BORGHI RURALI COME CONNETTORI TRA AREE URBANE E CAMPAGNA PROFONDA.
La salvaguardia e al tempo stesso la valorizzazione del paesaggio rurale è un tema a cui il GAL rivolge grande attenzione motivata dal fatto che lo sviluppo di un territorio è dato proprio dalla crescita armonica ed integrata delle diverse sottozone presenti (aree urbane – campagna periurbana e borghi rurali – campagna profonda). Pertanto il GAL ha individuato nei borghi rurali siti nelle campagne periurbane il punto di collegamento tra città e campagna profonda dove stanziare gli investimenti tesi alla realizzazione di alberghi diffusi, musei della storia contadina, tourist info point, punti di degustazione, strade del gusto, ippovie allo scopo di incrementare l’attrattività del territorio e garantire una migliore destagionalizzazione dei flussi turistici.
Gli effetti del perdurante stanziamento antropico lungo le campagne perirubane ricadranno anche sul mantenimento di quelle pratiche agronomiche che tutt’ora costituiscono le fondamenta per la produzione delle tipicità enogastronomiche locali ma che in futuro, senza le adeguate iniziative succitate, si rischierebbe di perdere a causa dell’eccessiva senilizzazione dell’ambiente rurale e la conseguente massificazione ed omologazione delle produzioni.
In conclusione si può ritenere che i tre obiettivi specifici così descritti risultano nel loro complesso trasversali ai due temi unificanti del GAL ed inoltre propongono una visione integrata e multifunzionale del territorio e delle sue esigenze di sviluppo. Nei paragrafi successivi gli stessi obiettivi specifici verranno discussi ed approfonditi ulteriormente nell’ambito della strategia verticale ed orizzontale del PSL.